Collettivo Studenti Anarchici-Reggio Emilia, per una scuola autogestita! per una società costruita dal basso!

ANTIAUTORITARISMO
Eliminare qualsiasi rapporto gerarchico tra insegnanti e alunni

AUTOGESTIRE
L’organizzazione della scuola avviene attraverso un’assemblea non rappresentativa la cui partecipazione è aperta a tutte le persone coinvolte nel circuito scolastico

SCEGLIERE INDIVIDUALMENTE IL PROPRIO PERCORSO SCOLASTICO
Percorso che tenga realmente conto delle capacità e degli interessi dell’individuo che devono essere centrali e prioritari nella programmazione scolastica

UNO SPAZIO UMANO E VIVIBILE
La struttura delle nostre scuole è la stessa di uffici, caserme, prigioni, la quale invece di stimolare l’apprendimento, demotiva lo studente e tramuta il piacere dell’imparare in un faticoso obbligo

ELIMINARE LA COMPETITIVITA’ E LA SELEZIONE IN BASE AI MERITI OTTENUTI Vogliamo una scuola che faccia della solidarietà il suo primo insegnamento

LAICITA’
Come dovrebbe già essere, la scelta della fede è una decisione personale e individuale che non può essere condizionata dalla scuola, la quale può al massimo limitarsi a informare lo studente sulla storia delle diverse religioni dal punto di vista filosofico, culturale e antropologico

PER UNA SCUOLA PUBBLICA NON STATALE LIBERA DA OGNI INFLUENZA RELIGIOSA!

Ma anche io voglio un collettivo anarchico
e invece 'sto ancora con i disobba

bene ragazzi..

(A)

belle cose,ma come le volete portare avanti?

noi siamo attivi da circa 2 anni..le portiamo avanti ovviamente nella maniera autogestionaria e assembleare che il movimento ha sempre avuto.Ultimamente abbiamo anche partecipato all'Assemblea degli Studenti di Reggio Emilia che ha portato gli studenti reggiani alla manifestazione svoltasi il 12 dicembre a Bologna (ovviamente non quella della cigl) chi c'era e ha tenuto d'occhio lo spezzone dei reggiani ci ha visto sicuro.Se volete più informazioni su iniziative,comunicati ecc abbiamo sia un sito internet che un myspace. http://studentilibertari.indivia.net oppure www.myspace.com/collettivostudentia_re.

ho capito,siete un collettivo di compagni studenti,insomma portate la propaganda nella scuola,beh se vi funziona meglio per voi.
noi invece facciamo proprio politica scolastica su cui poi costruire l'analisi politica vera a propria.comunque date uno sguardo anche al nostro di sito www.nucleistudenteschi.com
ciao

scusa?noi facciamo propaganda nelle scuole?..fare propaganda nelle scuole è una cosa che ho sempre messo tra gli ultimi posti..se tu credi una cosa simile non hai mai capito un cazzo..e scusa la franchezza ma non sei l'unico che fa politica "scolastica" se vuoi proprio chiamarla cosi'..noi portiamo avanti un concetto di scuola libertaria/autogestita in quanto anarchici,ma non siamo nati per fare propaganda nelle scuole.In ogni modo se fai le tue famose analisi politiche in questo modo,cioè di fretta e senza nemmeno CONOSCERE,non andrai molto lontano te lo assicuro.Forse voi preferite la logica da moltitudine dell'Onda Anomala che vi travolgerà!Oh certo con quella si che faremo la rivoluzione,certo va bene per scalfire la riforma gelmini..ma non certo di più

Interessante questo punto.

il confine del portare avanti un concetto di scuola (anarchica, autogestita, situazionista, cretiva, comunista,autonoma fai te) e fare propaganda (non di un candidato elettorale, ma di una idea di scuola o concetto) è molto sottile...
come nuclei studenteschi veniamo da diverse esperienze, ma dopo anni passati nelle scuole a fare i militanti coi risultati di creare situazioni anche belle ma autoreferenziali, limitate e sopratutto dirci sempre le stesse cose tra di noi abbiamo pensato di fare un passo indietro e guardare le cose in maniera diversa..l'onda anche se nostri compagni hanno partecipato (come nuclei studenteschi e non indistintamente) alle sue manifestazioni non è mai stato per noi nè un punto di partenza nè di arrivo. poi, io non penso che un collettivo o anche solo organizzazioni di studenti facciano la rivoluzione (rovesciamento di questa società infame). é un compito storico che spetta a una classe.

1cazzo offendi?
2basta vedere quello che facciamo per capire chi siamo e la differenza da chi parla
3propaganda intendevo propaganda rivoluzionaria,l'ho fatta per anni e credo che non porti da nessuna parte.
4vostro programma è splandido ma non attuabile,cioè cambiare la scuola nei termini che dici è impossibile senza cambiare la struttura economica e sociale totale.
questa è una nostra analisi e credo che anche tu ne sia coscente se sei un vero anarchico(bakuniniano per capirci),dunque dato che tu lo sai sai che fai una cosa non per cambiare le cose,non per dare un'alternativa ma per fare propaganda rivoluzionaria e spingere i ragazzi a ribelarsi,non c'è nulla di male in ciò e questo è il motivo per cui la mia"propaganda" non era un'offesa.
5stai calmo davvero si parla fra compagni senza scaldarcisi,primo perchè conosco centinaia di anarchici seri con cui sono amico,secondo perchè chi fa il tosto al computer non mi piace

1 nessuno di noi è un estimatore dell'Onda, almeno per quanto mi riguarda
2 leggi il regolamento, siamo qui tranquilli a dialogare, nessuna offesa è gradita

ok,faccio un passo indietro,ho preso un palo.E che veniamo da poco da grossi litigi con gente che ultimamente ci accusa di strumentalizzare manifestazioni solo perchè portiamo una bandiera e altre grosse balle che non sto qui a ripetervi,e quel giorno ero un pò sclerato.Infatti la stessa Onda ci ha accusato varie volte di fare SOLO propaganda e non portare in realtà nessuna proposta di senso compiuto,in poche parole non avere un peso politico.Allora quel giorno avevo le palle che mi giravano un pò scusate.

[/QUOTE]
poi, io non penso che un collettivo o anche solo organizzazioni di studenti facciano la rivoluzione (rovesciamento di questa società infame). é un compito storico che spetta a una classe.
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Non intendevo questo,mi sembra improbabile anche a me che un collettivo o organizzazioni studentesche rovescino il sistema attuale.Intendevo il movimento anarchico/libertario stesso.


[QUOTE=leo nucleo s.,26/12/2008, 01:20]
,dunque dato che tu lo sai sai che fai una cosa non per cambiare le cose,non per dare un'alternativa ma per fare propaganda rivoluzionaria e spingere i ragazzi a ribelarsi

Noi abbiamo una proposta che è un alternativa stessa al sistema scolastico attuale,quindi agiamo per cambiare l'esistente.Con una proposta dai un alternativa,con una proposta vuoi/puoi cambiare le cose.

ok tranqui.
ho capito cosa intendi,posso solo dirti che è una strada che abbiamo battuto anche noi e che abbiamo modificato.però non confondere non è che ora noi proponiamo cambiamenti per così dire riformisti,noi siamo di questo parere"se una cosa il sistema non te la fornisce,noi ce la creiamo".diciamo che vorremmo sviluppare un doppio binario di lotta che si articola in
1creare e organizzare cooperazione fra gli studenti
2sviluppare la lotta contro il sistema economico vigente
per fare ciò facciamo campagne su problemi pratici(quella fondamentale sull'edilizia scolastica)in modo da interessare gli studenti di tutti i generi a cui poi si fornisce un metodo di analisi appropriato per comprendere che i problemi sono legati al sistema economico vigente.diciamo che puntiamo su una maturazione,piuttosto che nell'avvicinare chi già la pensa come noi che tanto ci si conosce tutti.
il discorso che han fatto a te sullo strumentalizzare lo fanno anche a noi e a tutti coloro che anche se fanno cose con spinta identitaria bassa sanno essere dei compagni.

Come? giustissimo ma come?


Si ma come si gestisce una cosa così se diventa numerosa?
Un momento assembleare per ogni argomento con tutti che decidono tutto?


Lo credi attuabile e funzionale per l'abbattimento del capitalismo?
Come si fa a fare certe cose sotto capitalismo?


Infatti perchè c'è un bel sistema economico che lo determina.



Io invece penso che la scuola (come la società) debba essere meritocratica con una partenza egualitaria.
Fatto è che sarebbe ingestibile ogni altra ipotesi.
O la mia o la capitalista.


Ok qua sono d'accordissimo, solo che per renderla pubblica, bisogna prima renderla statale e poi trasformarla, ma voi siete contro lo stato.

Io provengo dall'autonomia, e per anni ho detto le tue stesse cose.
Tutte giustissime, ma non realmente applicabili almeno non subito.
Purtroppo cisono dei passaggi obbligati.

Ma bada bene io sono aperto di mente, se mi illustri un programma in cui si evidenzia un percorso reale io me lo sposo.

Solo che oggi si pensa di far aderire al proprio collettivo le persone tramite l'utilizzo di volantinaggio, di scritte e manifesti per finire con i cortei.
Non funziona più.

Ci vuole un lavoro e un tipo di organizzazione che sappia resistere ai riflussi dellle contestazioni alle scadenze del capitale.

Comunque buon lavoro.