Continua la campagna sull'edilizia scolastica...
Che crolli la scuola ma in testa a chi diciamo noi...È impossibile non notare come ogni scuola, in cui passiamo gran parte della nostra giornata, sembra essere scampata per miracolo ad una guerra post nucleare, le ore a scuola non passano mai e non sempre è piacevole stare sui banchi di scuola ma ciò che non è tollerabile è che per stare li dobbiamo anche rischiare la vita.
Gli edifici adibiti a scuola sono per la maggior parte antichi palazzi in disuso oppure costruiti per degli uffici dunque creati per reggere un peso di 40 persone per piano, questo poteva andare bene ai tempi dei nostri nonni (gli edifici risalgono a quei periodi) ma non per i nostri giorni in cui il numero degli studenti è continuamente in aumento.
Questi edifici inoltre sono stati riadattati con discutibili misure di sicurezza, scale antincendio assenti o che terminano in cortili interni (forse qualche ingegnere sadico e burlone?), cunicoli da labirinto, scale a chiocciola.
Come se non bastasse i laboratori sono piccoli o inesistenti (bel modo di sviluppare nuovi tecnici e ricercatori!) e ogni anno il governo spende miliardi per affittare le palestre per la maggior parte inesistenti, miliardi che investiti nella costruzione di palestre di proprietà della scuola sarebbero meglio spesi.
Ciò che più indigna noi studenti è vedere i soldi delle tasse pagate dalle nostre famiglie essere continuamente messi a disposizione delle scuole private dai governi di turno mentre a noi cade in testa una volta un lampadario una volta un cornicione e chi sa cos’altro.
Abbiamo deciso che non aspetteremo più in delle scuole precarie e che ci spettano di diritto delle scuole dignitose,sicure e funzionanti.
1 andiamo ad informarci scuola per scuola delle condizioni, sondaggi, interviste
2 verifichiamo chi siano le persone del comune e della provincia che devono stanziare soldi per la ristrutturazione o costruzione o per consentire i luoghi edificabili.
3 organizziamo assemblee d’istituto con giornalisti, famiglie, membri di comune e provincia, e ovviamente noi studenti
4 sputtaniamo le belle facce della politica territoriale e li mettiamo davanti a un bivio: fare o essere smerlati vita natural durante